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9/11 Workshop Museum

New York City Cosa fare Musei 9/11 Workshop Museum

Commovente. Questo, in poche parole, è il modo in cui si può riassumere una visita al Museo dell’Officina dell’11 settembre, spesso soprannominato il “più piccolo grande museo” di New York, un luogo che è allo stesso tempo modesto e potente. È una di quelle attrazioni che lasciano un’impressione duratura. Situato al 420 West 14th Street di New York, la riporta davvero alle immagini più incredibili della tragedia dell’11 settembre 2001.

Visitare il 9/11 Workshop Museum

Il 9/11 Workshop Museum (Ground Zero Museum Workshop), dedicato ai tragici eventi dell’11 settembre, è molto diverso dal National September 11 Museum. A differenza di quest’ultimo, che si trova sul sito stesso del World Trade Center, questo piccolo museo privato (una sola stanza) si trova nel trendy Meatpacking District. Le sue dimensioni ridotte e la sua posizione discreta, al 420 West 14th Street tra la 9th Avenue e Washington Street, potrebbero facilmente sfuggirle. Quindi tenga d’occhio il cartello sul marciapiede e la porta con il citofono.

L'insegna del 9/11 Workshop Museum dalla strada
cartello che indica l'ingresso al laboratorio del museo a terra

Il Ground Zero Museum Workshop funge da luogo di commemorazione, ricordo e informazione. Offre tour autoguidati con un’audioguida. Questi tour offrono ai visitatori un’esperienza unica e informativa, mentre esplorano le mostre e imparano a conoscere gli eventi dell’11 settembre 2001.

La storia del Ground Zero Museum Workshop e il suo creatore

Fondato da Gary Marlon Suson, questo museo ospita quasi 3.000 fotografie e molti manufatti rari, che testimoniano i tragici eventi dell’11 settembre 2001 e i mesi di ricerca che ne sono seguiti.

Occupando solo 30 metri quadrati, questo spazio era un tempo lo studio fotografico di Garry Marlon Suson. Oggi è stato trasformato in un luogo di memoria e di riflessione, dove ogni oggetto esposto racconta una storia profonda e toccante. Tra i pezzi più sorprendenti c’è un orologio fermo alle 10:02 e 14 secondi, il momento esatto in cui la Torre Sud del World Trade Center è crollata.

Gary Marlon Suson, originario di Chicago, era un fotografo di moda. Dopo gli attacchi, le sue fotografie di New York in lutto, pubblicate sul sito web SeptemberEleven.net, hanno attirato l’attenzione del sindacato dei vigili del fuoco di New York. Gli hanno affidato un incarico senza precedenti: documentare le operazioni di ricerca a Ground Zero.

Accettando l’incarico senza compenso e con la promessa di non pubblicare le sue foto fino alla fine della missione, con gli eventuali profitti destinati alle famiglie delle vittime, Suson si è imbarcato in un’esperienza che avrebbe cambiato la sua vita.

mosaico di foto che documentano il lavoro dei vigili del fuoco
foto con i vigili del fuoco che rendono omaggio alle vittime

Il suo compito non è stato privo di conseguenze: trascorrendo dalle 16 alle 19 ore al giorno sul sito, si è trovato isolato in un ambiente segnato dalla morte e dalla desolazione. L’impatto sulla sua salute mentale e finanziaria è stato notevole. Tra il 2002 e il 2005, ha lottato contro una grave depressione e si è ritrovato con 20.000 dollari di debiti, con ripetute interruzioni di corrente a casa.

L’idea di creare il Ground Zero Museum Workshop gli è venuta durante una visita al Museo di Anna Frank nei Paesi Bassi, nel 2004. Si rese conto dell’importanza di creare uno spazio per il lutto, il ricordo e, in definitiva, la guarigione. “Le lacrime versate nel mio museo fanno parte del processo di guarigione. Se non si riesce a entrare in contatto con il disastro, non si può guarire“, dice.

Quindi il Ground Zero Museum Workshop non si limita ad esporre oggetti, ma offre un’esperienza intima e profonda, permettendo ai visitatori di connettersi personalmente con gli eventi dell’11 settembre. È uno struggente tributo alla resilienza umana e un solenne ricordo della tragedia che ha segnato il mondo.

Grazie a Gary

Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare Gary per il suo tempo e per tutte le informazioni che ha condiviso con me. Posso solo incoraggiarla a visitare il Workshop del Museo di Ground Zero, sicuramente lo incontrerà.

Jérôme da NYC.fr

Visitare al proprio ritmo

Il museo offre un’audioguida in diverse lingue, tra cui inglese, francese, spagnolo e italiano. Non appena inserisce il numero relativo all’oggetto nella sua audioguida, la voce di Gary condivide il background e la storia di ogni oggetto, fornendo narrazioni accattivanti, dettagliate e ricche di aneddoti. Può esplorare al suo ritmo. Ne approfitti e si prenda tutto il tempo necessario!

numerose fotografie di Gary con scene apocalittiche

Visitando il Museo dell’Officina di Ground Zero, sostiene le sei associazioni di beneficenza che aiutano le famiglie dei vigili del fuoco. Possiamo onorare la memoria di coloro che hanno perso la vita e garantire che le loro storie non vengano mai dimenticate.

Con la sua collezione di manufatti, le storie personali dei sopravvissuti e dei primi soccorritori, il museo offre una visione potente e un’esperienza interattiva che ricorda ai visitatori l’impatto degli attacchi.

Informazioni pratiche

Orari di apertura

  • Aperto tutti i giorni dalle 8.00 alle 20.00.
  • Lunedì e mercoledì dalle 9.00 alle 19.00.

Come arrivare

In metropolitana: 14 St – 8 Av

Ubicazione

Il Ground Zero Museum Workshop si trova al 420 W 14th St fl 2, New York, NY 10014, Stati Uniti.

Prenotazione

Le prenotazioni possono essere effettuate rapidamente online. L’ingresso costa 30 dollari. Può visitare il Ground Zero Museum Workshop con il Go City Pass, il New York Pass, il Sightseeing Day Pass e il Sightseeing Flex Pass.

Prenotando in anticipo, può selezionare il giorno e l’ora della visita.

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